L’ecosistema europeo è stato recentemente scosso da una scoperta preoccupante: una colonia ben radicata di Apis florea, comunemente nota come ape nana asiatica rossa, è stata individuata a Malta, segnando il primo caso ufficiale di insediamento di questa specie nel continente europeo. Questo avvenimento ha sollevato allarmi tra gli esperti di biodiversità e apicoltura, preoccupati per le potenziali conseguenze sull’ecosistema mediterraneo.
L’Apis florea è una delle due specie di api da miele selvatiche dell’Asia sud-orientale, caratterizzata da dimensioni ridotte rispetto alle api autoctone europee, come l’Apis mellifera. La specie è nota per il suo comportamento pacifico, nonostante sia dotata di un pungiglione, e per la sua utilità come impollinatrice nelle aree di origine. A differenza delle api europee, l’Apis florea costruisce i suoi alveari all’aperto, spesso su rami di alberi sempreverdi, e forma colonie più piccole, rendendola un’intrusa difficile da individuare ma potenzialmente pericolosa per le specie locali.
Originaria del Sud-Est asiatico, l’ape nana asiatica rossa ha progressivamente esteso il proprio areale a causa dei cambiamenti climatici, che ne favoriscono la sopravvivenza in ambienti più caldi. Negli ultimi anni, la sua presenza è stata documentata in diverse regioni del Medio Oriente e dell’Africa nord-orientale. Tuttavia, il recente ritrovamento a Malta rappresenta il primo caso di un insediamento stabile sul suolo europeo.
La scoperta di una colonia radicata di Apis florea a Malta, precisamente nei pressi del porto di Birżebbuġa, ha destato preoccupazione per la sua potenziale invasività. Gli esperti temono che, a causa del clima mite dell’isola, questa specie possa insediarsi stabilmente, minacciando le popolazioni locali di api, già messe a dura prova da numerosi fattori, tra cui pesticidi e perdita di habitat.
Il rischio maggiore risiede nella competizione diretta per le risorse con le specie autoctone e nella possibilità che l’Apis florea possa introdurre nuovi patogeni, contro i quali le api europee non hanno difese naturali. Questo scenario potrebbe avere conseguenze devastanti per la biodiversità dell’intera area mediterranea, dove le api svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione di numerose piante.
La comunità scientifica e gli apicoltori sono invitati a mantenere alta la guardia, monitorando costantemente il territorio e segnalando qualsiasi avvistamento di api che differiscano dall’Apis mellifera locale. La tempestività delle operazioni di eradicazione è cruciale per evitare che l’ape nana asiatica rossa si diffonda ulteriormente. Solo attraverso un’azione rapida e coordinata sarà possibile contenere questa nuova minaccia e proteggere l’ecosistema europeo.
Questo episodio sottolinea, una volta di più, quanto sia delicato l’equilibrio degli ecosistemi naturali e quanto le specie invasive possano rappresentare un pericolo tangibile e immediato. La scoperta di Malta potrebbe essere solo un segnale precoce di una minaccia più ampia che incombe su tutto il bacino del Mediterraneo.